Il Brescia è a rischio di non competere nelle competizioni professionali nella prossima stagione. Massimo Cellino, proprietario del club, si rifiuta di pagare un debito di tre milioni di euro, un fenomeno che impedisce l'iscrizione delle rondinelle in Serie C - terzo livello del calcio italiano -.
Dimitri Bisoli, capitano del storico club italiano, ha usato i social network della moglie per commentare l'attuale situazione dell'istituzione che rappresenta dal 2016/17: «In questo momento doloroso, voglio mostrare la mia solidarietà con tutto il popolo di Brescia. Con tutti coloro che hanno fatto sacrifici per seguire il club della città e che hanno lavorato con onestà e dedizione per il bene del Brescia», si legge, inizialmente, sulla piattaforma digitale Instagram.
«Oggi, 114 anni di storia sono stati calpestati, ma il Brescia non è solo lui [Cellino]. Siamo tutti noi, ed è per questo che non morirà mai. In realtà, sono sicuro che si rialzerà più forte che mai. Il Brescia siamo noi. La Leonessa non muore mai. Il vostro capitano, Dimitri Bisoli», continua il messaggio.
Si ricorda che il Brescia è sceso in Serie C nella presente stagione, a seguito di una penalizzazione di quattro punti imposta dalla Federazione Italiana di Calcio nella fase finale della campagna.