Udinese - Juventus, Carrera: « A chi non piace vincere?»

La gara di domani tra Udinese e Juventus, rappresenta sulla carta uno degli incontri più interessanti della giornata. I friulani, terzi nella passata stagione, sfidano i campioni uscenti con la speranza di riscattare le amarezze di questa prima fase di stagione. La Juventus dal canto suo vuole continuare a vincere per cercare di arrivare all'esordio in Champions League con il vento in poppa. Da questo punto di vista Carrera è convinto della bontà della sua squadra, ma invita tutti a non sottovalutare l'impegno di domani.

L'avversario

« Preferisco essere un antipatico vincente che un simpatico perdente, tutta la vita. A chi non piace vincere? Troveremo una squadra ferita nell’orgoglio queste sono le sfide più pericolose e non sarà assolutamente facile, anche perché arriva la Juve e ci terranno a dare il 110%. I friulani sono una signora squadra: l’abbiamo visto lo scorso anno e il fatto che abbiano giocato i preliminari di Champions ne è la dimostrazione. Se non affrontiamo la partita con la testa giusta rischiamo di scottarci» ha dichiarato il vice di Conte.

« I complimenti che arrivano dalle avversarie dobbiamo lasciarli da parte - ha continuato l'ex difensore - perché dobbiamo dimostrare sul campo di essere affamati ma allo stesso tempo umili per rispettare in pieno le aspettative degli altri. Sappiamo che dobbiamo lavorare molto per confermarci e crescere ancora. Siamo contenti di essere tornati protagonisti e di aver conquistato la Champions League. Cercheremo di fare quello che tutti si aspettano dalla Juve, ovvero andare avanti il più possibile» .

Il mercato

Sul mercato che ha portato in dote Bendtner e sul mancato arrivo di Berbatov Carrera ha poi detto: « Abbiamo una rosa competitiva. L'inserimento di Bendtner sarà graduale perché era dieci giorni che non si allenava ma ora avrà il tempo di recuperare. Sappiamo cosa può darci dal punto di vista tecnico il danese: è un giocatore d’area, buono tecnicamente e con un fisico importante. Sarà una valida soluzione al nostro gioco. Seconda scelta? Purtroppo, per colpa della crisi, non siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi primari».

«Berbatov? E’ la prima volta nella mia carriera che mi capita di vedere un giocatore che arriva in Italia per restarci e poi di punto in bianco sparisce facendo perdere le sue tracce. Mi viene da pensare: meglio non sia venuto qui da noi perché non è un giocatore affidabile» ha concluso Carrera.